Quirinale, il nome di Silvio Berlusconi fa storcere il naso: anche alla destra?

Silvio Berlusconi al Quirinale è un’ipotesi che trova sempre più resistenze da parte dei vari partiti politici, in primis Pd e Movimento 5 Stelle.

Silvio Berlusconi
Silvio Berlusconi (Getty Images)

Il momento è quasi giunto, le elezioni del nuovo Presidente della Repubblica sono alle porte. Ma sui nomi è tutto ancora aperto, in particolare a scaldare gli animi quello di Silvio Berlusconi. Il Cavaliere, per quanto gradito alla destra – ed anche qui ci sarebbe da fare qualche precisazione- non sarebbe in pole position né per il Pd né per il Movimento 5 Stelle.

Quirinale, il nome di Silvio Berlusconi non mette tutti d’accordo

Partito Democratico
Partito Democratico (Getty Images)

Né al Pd né al Movimento 5 Stelle sarebbe gradito il nome di Silvio Berlusconi per il Quirinale. Una posizione netta quella dei Dem che avrebbero affermato di non prestare il consenso, stando a quanto riporta Il Manifesto.

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A ribadirlo il sottosegretario agli affari Ue Enzo Amendola il quale avrebbe spiegato che per il Colle bisogna che ci sia l’accordo di tutte le forze politiche e soprattutto “il nome che si sceglie è un nome dell’arbitro, non di un leader di partito”. Dello stesso avviso Francesco Boccia che ha sottolineato come il Presidente della Repubblica deve essere un garante dell’Unità e deve consentire al Parlamento di trovarsi d’accordo.

Non si discosta il Movimento 5 Stelle affidatosi sul punto alle parole del Ministro delle Politiche Agricole Stefano Patuanelli. “Berlusconi – riferisce Il Manifesto- sicuramente non avrà mai il voto di nessuno di noi” ha tuonato. Toni perentori che nascono dalla convinzione per cui il Cavaliere non sarebbe la figura giusta per divenire Capo dello Stato.

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Ma se queste sono posizioni ben note, scuote pensare che neppure la destra sia poi così convinta. In particolare, Giorgia Meloni avrebbe affermato che sarebbe necessaria una figura inclusiva che rappresenti il maggior numero di persone. Per la numero uno di Fratelli d’Italia, Mario Draghi incarnerebbe il principio, tuttavia ha precisato che all’atto pratico delle votazioni non sarebbe in grado – al momento- di garantire che il suo partito lo voterebbe.

Giorgia Meloni
Giorgia Meloni (Getty Images)

Matteo Salvini, grande sostenitore del Cav, negli ultimi giorni avrebbe rivelato di star lavorando già ad un piano B. Ma di chi potrebbe trattarsi? Stando a quanto riferisce Il Manifesto, il pendolo oscillerebbe tra Letizia Moratti e Marcello Pera.

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