Giovani Truppi, debutterà alla 72esima edizione del Festival di Sanremo, con il suo singolo “Tuo padre, mia madre, Lucia”. Conosciamo insieme il significato ed il testo della sua canzone
Il cantante Giovanni Truppi, salirà per la prima volta sul palco dell’Ariston. Il suo stile musicale rock-indie, lo ha portato a collaborare con i più grandi artisti della scena indie del momento. Classe 1981, Giovanni Truppi inizia la sua carriera artistica a soli 7 anni, imparando a suonare il pianoforte e la chitarra elettrica, quest’ultimo strumento, ha condotto lui ad appassionarsi al genere rock.
La carriera di Giovanni prosegue, e successivamente comincia a suonare per la band napoletana Le Braccanti, un passo decisivo che ha successivamente portato lui a trasferirsi a Roma per registrare i suoi primi album. Pubblica per l’esattezza quattro dischi, collaborando con Calcutta, La Rappresentante di Lista, Niccolò Fabi e Brunori Sas. Il cantautore, è pronto per fare il suo passo decisivo, al Festival della canzone italiana.
Testo e significato di “Tuo padre, mia madre, Lucia”
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Il brano, è stato scritto da Giovanni Truppi con Marco Buccelli, Niccolò Contessa e Pacifico. Parliamo di una canzone molto singolare, il testo potrebbe risultare confusionario ma la verità è che il significato è molto profondo.
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In un’intervista fatta per Tv, sorrisi e canzoni il cantautore napoletano dichiara: “Il mio brano si chiama ‘Tuo padre, mia madre, Lucia’, una canzone d’amore in cui mi riconosco, contiene ruvidità e chiaroscuri. Perfetta d’ascoltare al buio”, inoltre afferma che la Lucia contenuto nel titolo sembrerebbe essere proprio sua figlia.
Un tema dell’amore affrontato con molta particolarità, si parla sopratutto di questo sentimento che riesce a sfidare anche i pregiudizi della gente e tutte le intemperie.
TESTO: “Tuo padre, mia madre, Lucia”
Quando ti ho incontrata per la prima volta
Ad una cena di sconosciuti in un bar di Torino
Senza pensarci, d’istinto, ti ho guardato la mano
Per vedere se fossi sposata.
Brillano le teste e scintillano le stelle
Corrono corrono corrono, gli occhi si chiudono gli attimi cadono
Dimmi se sei triste, dove andiamo, che ci faccio qui.
…O siamo sempre stati qui?
E quando le cose tra di noi non vanno lisce e sono malinconico o preoccupato
Ripenso a quel momento e mi fido di lui,
E anche se a volte litighiamo solo per la paura di metterci a letto lo so che per quello che vogliamo fare noi un per cento
È amore e tutto il resto è stringere i denti.
E se domani tuo padre, mia madre o Lucia
Ascolteranno queste parole
Si chiederanno, come mi chiedo anch’io, se questo è un amore
Risponderò come rispondo anche a me
Che
Amarti è credere che
Che quello che sarò sarà con te.
E adesso che conosco anche la tua amarezza
E il buio senza parole in cui sei nuda di rabbia Io ti volevo dire che la mia anima ti vuole
Ed il mio cuore pure
E che le mie fantasie si scaldano al pensiero del tuo fiato.
Brillano le teste e scintillano le stelle
Toccami la faccia e non farmi fare niente
Stringimi più forte e fammi dire un’altra volta sì.
E se domani tuo padre, mia madre o Lucia
Ascolteranno queste parole
Si chiederanno, come mi chiedo anch’io, se questo è un amore
Risponderò come rispondo anche a me
Che
Amarti è credere che
Che quello che sarò sarà con te.
Amore mio, per vivere facciamo mille cose stupide
Lo sai, per sopravvivere, semplifichiamo il più possibile.
Ma cosa c’è di semplice?
Amore mio
Che ridere.
E se domani tuo padre, mia madre o Lucia
Ascolteranno queste parole
Si chiederanno, come mi chiedo anch’io, se questo è un amore
Risponderò come rispondo anche a me
Che
Amarti è credere che
Che quello che sarò sarà con te.
Sto camminando verso di te
Ti vedo all’incrocio, mi fermo a guardarti
E aspetto l’attimo in cui
Ti girerai e mi sorriderai vedendomi arrivare.
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