Ucraina, obitori “pieni di cadaveri”: scioccante numero di vittime dopo i bombardamenti

Uno scenario devastante dall’Ucraina dopo i bombardamenti avvenuti ai confini nelle ultime ore. Le testimonianze rivelano il volto nero della propaganda. 

A poche ore dall’inquietante video-messaggio di bombardamenti sulla capitale francese, un altro terrificante scenario si è presentato ai confini con la Polonia. Il video ha fatto presto la sua comparsa, nella tarda serata di ieri sabato 12 marzo. Rivelatosi, poco più tardi, come una simulazione voluta dal Ministero della difesa ucraino.

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Ucraina (Ansa Foto)

Dopo il tentativo da parte di Kiev di sensibilizzare l’Ue e la Nato verso un obiettivo comune, ovvero quello della “no-fly zone” sull’Ucraina, si lega a esso il risultato del susseguirsi dei bombardamenti verificatisi in queste ultime ore. La repentina testimonianza, stamani, della presenza di un numero esponenziale di corpi senza vita ammassati uno sull’altro.

Ucraina, obitori “pieni di cadaveri”: scioccante numero di vittime dopo i bombardamenti

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Ucraina (Ansa Foto)

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Prima che venisse imposto il divieto da parte dei soldati, di riprendere quanto segue, alcuni dei civili trovatisi a giungere nelle rispettiva città di Mozyr e Gomel, sarebbero riusciti a diramare la truce notizia. La maggior parte dei filmati sono stati forzatamente eliminati dai soldati presenti sul posto. Eppure una testata giornalistica ucraina, la “Ukrainskaya Pravda“, ha in breve confermato la veridicità dell’accaduto.

A sommarsi alle vittime ucraine, sin dall’invasione dello scorso 24 febbraio, è al contempo un non identificabile numero di soldati russi. La maggior parte di essi giovanissimi. Il quotidiano online ucraino ha infatti riportato di come gli obitori delle città bielorusse, precedentemente citate, siano attualmente “pieni di cadaveri“.

Il terrificante scenario pare si sia presentato agli occhi dei civili. E, in particolare, presso la stazione ferroviaria di Mozyr. Dove i corpi sarebbero stati ammassati. E trasportati su una delle locomotive presenti. Inoltre, la maggior parte dei soldati russi, come ha riportato la testata, sarebbe attualmente costretta al silenzio su ciò che realmente sta accadendo.

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Il velo nero della propaganda avrebbe raggiunto difatti anche il reparto di medici dell’ospedale bielorusso. Dove, molte truppe ferite e sinora sopravvissute agli orrori di questi 17 giorni, sarebbero state costrette assieme ai loro salvatori nei reparti al silenzio. Sotto stretta minaccia delle autorità russe.

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