Si tuffa in mare per salvare il figlio: donna muore annegata

Una turista tedesca di 51 anni è morta stroncata da un malore dopo essersi tuffata nelle acque antistanti alle spiagge bianche di Vada (Livorno) per salvare il figlio.

Terribile quanto accaduto ieri su una spiaggia di Vada, in provincia di Livorno. Una donna tedesca di 51 anni, in vacanza nel nostro Paese, è morta improvvisamente dopo essere stata colta da un malore sotto gli occhi del marito.

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(Pexels – Pixabay)

La 51enne poco prima aveva salvato il figlio che, tuffatosi in mare, stava annegando. Purtroppo quando i soccorsi sono arrivati sulla spiaggia per la turista non c’è stato più nulla da fare se non constatarne il decesso.

Livorno, si tuffa in mare per salvare il figlio ma viene colta da un malore: morta turista di 51 anni

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(Jacopo – Adobe Stock)

Prima il gesto eroico per salvare il figlio, poi il malore che l’ha stroncata davanti ai familiari. È morta così Maria Clara Shermer, turista tedesca di 51 anni che stava trascorrendo le vacanze in Italia insieme al figlio e al marito.

Il dramma si è consumato ieri pomeriggio, martedì 7 giugno, sulle Spiagge bianche di Vada, frazione del comune di Rosignano Marittimo, in provincia di Livorno. Stando a quanto ricostruito, scrive Fanpage, il figlio della vittima era entrato in difficoltà mentre faceva il bagno in mare, in cattive condizioni per via del vento. La donna si è tuffata per salvarlo ed evitare che venisse trascinato dalla corrente. Purtroppo, però, avrebbe iniziato a sentirsi male ed è annegata sotto gli occhi del marito.

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I presenti hanno chiamato il numero unico per le emergenze e sul posto sono arrivate alcune ambulanze del 118 e l’elisoccorso. Ogni sforzo dello staff sanitario di strappare alla morte la turista non ha avuto successo: dopo vari tentativi i medici hanno constatato il decesso.

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Per gli accertamenti del caso sono arrivati anche gli uomini della Capitaneria di Porto che dovranno chiarire la dinamica esatta della tragedia. La salma, riporta Fanpage, è stata trasferita presso l’obitorio.

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