Ipotesi Overdose per la morte di Sara la modella di 26 anni

Non è ancora stata accertata la causa della morte di Sara Pegoraro. Bellissima, sensibile ed “esplosiva” così la ricordano i suoi amici; la ragazza è morta lo scorso 24 giugno, si pensa a causa di una overdose, ma saranno le analisi a stabilire quale sostanza l’abbia stroncata. 
La sua morte ha scosso i suoi amici, ma soprattutto quelli più cari e la sua famiglia. Ora si stanno interrogando sugli ultimi giorni della ragazza, che probabilmente stava ricercando aiuto nelle persone a lei più vicine, in primo luogo nella mamma. Proprio quest’ultima, infatti, ha trovato la figlia senza vita venerdì scorso, nella loro abitazione di Villorba. Nonostante l’intervento del 118 per la ragazza non c’è stato niente da fare; la mattina Sara avrebbe avuto già un altro malore anche se di lieve entità.
Ipotesi di overdose per la morte della modella di 26 anni
Foto di RenoBeranger da Pixabay
 “Grazie mamma per esserci sempre stata, pronta ad aiutarmi in ogni momento è per non avermi lasciata mai sola! Sei la mia ancora” scriveva la giovane pochi giorni prima del decesso in un post sui social.
“Tu eri forte, un uragano di energia, non ti fermavi mai. Sapevi sempre come difenderti da tutto e da tutti, come tirarti fuori dai guai in cui spesso ti cacciavi. La tua incedibile capacità di capire le persone al primo sguardo. Hai sempre fatto di testa tua e per questo sei sempre stata libera. Ci insegni che ogni momento è sacro, che ogni momento potrebbe essere l’ultimo” si legge in un commento in memoria della ragazza scritto da uno dei suoi amici.
Post di cordoglio per Sara
Foto di Werner Moser da Pixabay
“Giovedì mi aveva chiesto di accompagnarla al Serd (Servizio per le dipendenze) per una ricetta. Col senno di poi quella era forse una richiesta di aiuto che non sono riuscita a cogliere. Sara era come un bomba: esplosiva. Bellissima, sensibile, profonda, metteva una grande passione in tutto quello che faceva. Viveva intensamente ogni attimo, dedicandosi al suo lavoro di modella e alle sue passioni. Speravamo che potesse farcela. Forse non abbiamo insistito abbastanza per convincerla a entrare in una comunità. Non voleva perché era convinta che così avrebbe rinunciato alla sua libertà” ha affermato una sua amica in una intervista.
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