Amante positiva | papà fa infettare involontariamente figlio 13enne

Una condotta estremamente irresponsabile da parte di un uomo espone il figlio minorenne di quest’ultimo ad un grosso rischio: c’entra la sua amante positiva.

amante positiva
Padre di famiglia si vede con la amante positiva che contagia il figlio Foto dal web

È assurdo quanto avvenuto A Rovigo, nel bel mezzo della quarantena che l’Italia intera sta osservando da oltre un mese. Un uomo ha organizzato un incontro con la propria amante positiva, portando con sé il proprio figlio di 13 anni.

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Ne parla il quotidiano ‘Il Gazzettino’ fornendo anche quelle che sono le parole del dottor Antonio Fernando Compostella, direttore generale della locale Ulss. Il fatto è avvenuto “alcuni giorni fa”, come riportato dal professionista,  il quale informa anche che il Servizio Igiene ha ricostruito la mappa dei contatti svoltisi, seppure in maniera non completa per ovvi motivi.

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Amante positiva, infetta il figlio dell’uomo che vede di nascosto

“Una parte dei contatti che la persona aveva avuto non risultavano riferiti. Il completamento della mappa l’abbiamo avuto raccogliendo informazioni sulla famiglia del ragazzino che ci hanno permesso di metterle assieme con quelle che avevamo già e di capire che qualcuno non si è comportato in modo responsabile, dimenticando o omettendo, altri contatti che aveva avuto. Ci vuole responsabilità, non deve esserci alcuna ritrosia”. Una vicenda che sta facendo parecchio discutere e che ha esposto il minorenne ad un potenziale pericolo al quale ora lo stesso dovrà fare fronte nelle prossime settimane.

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“Comportamento gravemente irresponsabile”

Per quanto riguarda i numeri della giornata del 9 aprile 2020, la Regione Veneto ha riscontrato 153 nuovi casi di persone positive, con un totale che da febbraio ad oggi ha toccato quota 13.086. Le vittime invece ammontano a 784, un computo che comprende anche gli anziani deceduti nelle case di riposo.

Si riscontra però anche una minore pressione per quanto riguarda il lavoro che grava sugli ospedali, con una seppure lieve situazione che nei reparti di terapia intensiva appare meno satura.

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