Bollettino del 3 dicembre: quasi 1.000 morti nelle ultime 24 ore

Il Ministero della Salute, nella giornata di oggi, giovedì 3 dicembre, ha comunicato i dati dell’epidemia da coronavirus in Italia tramite bollettino.

Bollettino coronavirus mappa regione
(Ministero della Salute)

Il Ministero della Salute ha aggiornato lo stato dell’epidemia da Covid-19 in Italia. Stando al bollettino odierno, le persone risulte positive al virus dall’inizio dell’emergenza ammontano a 1.664.829 con un incremento di 23.225 unità rispetto a ieri. Ancora in calo i soggetti attualmente positivi che ad oggi sono in totale 759.982 (-1.248), così come i ricoveri in terapia intensiva (-19) che risultano essere 3.597. I guariti nel nostro Paese salgono a 846.809, ossia 23.474 unità in più rispetto a ieri. Purtroppo si aggrava il bilancio delle vittime in Italia con 993 decessi registrati nelle ultime 24 ore che hanno portato il totale a 58.038.

La Regione Emilia Romagna, si legge nelle note, ha segnalato l’eliminazione di 6 casi dei giorni precedenti. La Campania e la Provincia Autonoma di Bolzano hanno, invece, comunicato che il dato sugli sugli ingressi in terapia intensiva del giorno è in corso di definizione.

Coronavirus, bollettino: i numeri del Covid-19 in Italia nella giornata di mercoledì 2 dicembre

Coronavirus bollettino italia dicembre
(Getty Images)

Stando alla tabella sanitaria divulgata ieri dal Ministero della Salute, i casi di contagio dall’inizio dell’emergenza erano saliti a 1.641.610. Proseguiva il calo dei soggetti attualmente positivi che risultavano essere 761.230, così come i pazienti ricoverati in terapia intensiva che ammontavano in totale a 3.616. I guariti in Italia erano 823.335. Nelle ultime 24 ore, purtroppo, si si aggravava il bilancio delle vittime complessivo che saliva a 57.045.

La Regione Emilia Romagna, si leggeva nelle note, comunicava la sottrazione di due casi dei giorni passati.

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Coronavirus, bollettino: i numeri del Covid-19 in Italia nella giornata di martedì 1 dicembre

Stando alla tabella sanitaria del Ministero della Salute, i casi di contagio erano saliti a 1.620.901. Ancora in calo i soggetti attualmente positivi che risultavano essere 779.945, così come i ricoveri in terapia intensiva che ammontavano in totale a 3.663. Il numero dei guariti era giunto a 784.595. Nelle ultime 24 si aggravava il bilancio delle vittime salito dall’inizio dell’emergenza a 56.361.

La Regione Emilia Romagna, si leggeva nelle note, comunicava l’eliminazione di 3 casi dei giorni passati, in quanto giudicati non casi Covid-19.

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Covid-19, Locatelli: “Inizio vaccinazioni a gennaio e termine entro l’autunno 2021”

Nella giornata di ieri, il ministero della Salute Roberto Speranza ha annunciato in Senato che il vaccino contro il Covid-19 sarà gratuito per tutta la popolazione e le prime dosi potrebbero già essere disponibili a metà di gennaio. In merito si è espresso il presidente del Consiglio Superiore della Sanità, Franco Locatelli, ospite ad Agorà questa mattina. Locatelli ha spiegato che ad oggi i numeri certi, se non ci saranno dilazioni, sono che il 29 dicembre e il 12 gennaio l’Agenzia europea del farmaco (Ema), si pronuncerà sulle documentazioni che verranno fornite dalle prime due aziende, la Pfizer/Biontech e Moderna, sui vaccini Rna. “Il tutto –prosegue l’esperto- dovrebbe consentire di fatto di avere nel Paese più o meno 3,4 milioni di dosi vaccinali, che consentiranno di vaccinare 1,7 mln di persone, data la necessità di somministrare due dosi di vaccino per ciascuno“.

Per quanto riguarda le tempistiche, il presidente del Css ha affermato: “Il piano vaccinale prevede l’inizio delle vaccinazioni nella metà di gennaio e, credo, che entro la fine dell’estate del 2021 ed i primi mesi dell’autunno dovrebbe essere terminata la più grande vaccinazione di massa mai avvenuta nel paese“. Le prime dosi saranno destinate agli operatori sanitari, gli ospiti delle Rsa e le persone della terza età, categorie più a rischio.

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Matrimonio si trasforma in un focolaio Covid-19: oltre 40 soggetti positivi al virus

Un episodio che fa riflettere, soprattutto in vista delle prossime festività natalizie, quello emerso nelle scorse ore e verificatosi a Pavia nella prima settimana di ottobre, quando la seconda ondata dell’epidemia iniziava a far risalire i contagi preoccupando istituzioni ed esperti. Stando a quanto riporta la stampa locale e la redazione de Il Corriere della Sera, considerata la situazione, i due sposi decidono di limitare gli inviti giungendo ad una lista di 34 persone, loro compresi. Alcuni di questi arrivano dal Piemonte ed altri da un’altra regione.

Dopo i festeggiamenti ed il consueto banchetto di nozze, uno degli invitati inizia ad accusare i classici sintomi del Covid, come febbre, tosse e perdita di gusto e olfatto. Per tali ragioni si sottopone al tampone, risultando è positivo.

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All’esito del test, l’Asl di Vercelli, come previsto dal protocollo, fa scattare la ricerca dei contatti ed emerge che alcuni dei partecipanti alle nozze hanno già sviluppato i sintomi. Dai tamponi in 21 risultano positivi, tra cui anche i due neo sposi, di cui 10 asintomatici.

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