Coronavirus, il bollettino del 12 marzo: 26.824 nuovi casi e 380 decessi

Il Ministero della Salute, nella giornata di oggi venerdì 12 marzo, ha comunicato i numeri dell’epidemia da coronavirus in Italia tramite bollettino.

Bollettino coronavirus mappa regione
(Ministero della Salute)

Pubblicato il consueto bollettino relativo all’epidemia da Covid-19 diffusasi in Italia. Stando ai dati del Ministero della Salute, i casi di contagio dall’inizio dell’emergenza sono saliti a 3.175.807 con un incremento di 26.824 unità rispetto a ieri. Salgono anche i soggetti attualmente positivi che risultano essere 509.317 (+11.967) ed i pazienti ricoverati nei reparti di terapia intensiva2.914 in totale e 55 in più di ieri. I guariti nel nostro Paese sono ad oggi 2.564.926, ossia 14.443 unità in più rispetto a ieri. Nelle ultime 24 ore si sono registrati 380 decessi che hanno portato il bilancio totale delle vittime a 101.564.

La Regione Emilia Romagna, si legge nelle note, ha comunica la sottrazione dal totale di 34 casi, positivi a test antigenico ma non confermati da tampone molecolare.

Coronavirus, bollettino: i numeri del Covid-19 in Italia nella giornata di giovedì 11 marzo

Covid-19 bollettino 12 marzo
(Getty Images)

Il Ministero della Salute nella giornata di ieri ha pubblicato il bollettino relativo all’epidemia da Covid-19 diffusasi in Italia. Stando ai dati, i casi di contagio complessivi erano saliti a 3.149.017. Salivano ancora i soggetti attualmente positivi che risultavano essere 497.350 ed i ricoveri nei reparti di terapia intensiva2.859 in totale. Il numero dei guariti dall’inizio dell’emergenza nel nostro Paese era giunto a 2.550.483. Si aggravava ancora il bilancio delle vittime che portavano il totale a 101.184.

La Regione Emilia Romagna, si leggeva nelle note, comunicava l’eliminazione dal totale di 24 casi, positivi a test antigenico ma non confermati da tampone molecolare.

PER APPROFONDIRE LEGGI QUI —> Covid-19, il bollettino dell’11 marzo: 25.673 nuovi casi e 373 vittime – VIDEO

Coronavirus, bollettino: i numeri del Covid-19 in Italia nella giornata di mercoledì 10 marzo

Aggiornato giovedì lo stato relativo all’epidemia da Covid-19 diffusasi in Italia. Stando al bollettino del Ministero della Salute, i casi di contagio dall’inizio dell’emergenza erano saliti a 3.123.368. Salivano ancora anche i soggetti attualmente positivi che ammontavano a 487.074 ed i pazienti ricoverati nei reparti di terapia intensiva2.827 in totale. Il numero dei guariti nel nostro Paese era giunto a 2.535.483. Il bilancio totale delle vittime saliva a 100.811.

La Regione Abruzzo, si leggeva nelle note, comunicava l’eliminazione di 3 casi dal totale: 2 duplicati e 1 caso non Covid. L’Emilia Romagna eliminava 40 casi, positivi a test antigenico ma non confermati da tampone molecolare. La Provincia Autonoma di Bolzano eliminava 91 casi positivi a test antigenico, ma non confermati da tampone molecolare.

PER APPROFONDIRE LEGGI QUI —> Covid-19, il bollettino del 10 marzo: 22.409 nuovi casi di contagio e 332 vittime – VIDEO

Catania, muore dopo aver fatto il vaccino: secondo caso in pochi giorni

Un altro appartenente alle Forze dell’Ordine avrebbe perso la vita nell’arco di pochi giorni. Il primo si chiamava Stefano Paternò, il secondo Davide Villa, rispettivamente Sottoufficiale della Marina Militare ad Augusta e  poliziotto in servizio presso l’Anticrimine di Catania. Ad accomunare i due il fatto di aver ricevuto prima del decesso il vaccino AstraZeneca.

Davide Villa sarebbe deceduto a seguito di una trombosi che gli ha causato poi una letale emorragia cerebrale. Le dosi somministrate ai due militari pare appartenessero allo stesso lotto di cui è stato disposto il sequestro.

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Ema autorizza Janssen, in arrivo il quarto vaccino in Europa

L’Agenzia Europea per i medicinali ha aperto le porte ad un quarto vaccino anti-Covid: lo Janssen di Johnson & Johnson. Quest’ultimo verrà inserito nel piano di somministrazione insieme a quelli Pfizer, Moderna ed AstraZeneca.

Il vaccino della J&J, prevede però stringenti limiti. In primo luogo potrà essere somministrato solo a soggetti maggiorenni. Dopo aver superato tutti gli esami, è stato specificato avere un’efficacia pari al 67%, superiore ad Astrzeneca ma inferiore a Pfizer e Moderna.

PER APPROFONDIRE LEGGI QUI —> Ema autorizza Janssen, in arrivo il quarto vaccino in Europa

Nuovo Decreto, Pasqua in rosso: le misure del Governo fino al 6 aprile

All’esito dell’incontro con le Regioni pare sia quasi certo che nel periodo Pasquale gli italiani dovranno restare a casa. Un’altra festa, dopo il Natale, dove saranno vietati assembramenti in casa. Stando a quanto riporta Leggo, la Ministra Gelmini ha dichiarato che a breve verrà approvato un decreto legge dopo aver investito della questione il Consiglio dei Ministri. Questo nuovo provvedimento sarà in vigore dal 15 marzo.

Ottime impressioni sulla misura che adotterà il Governo afferma Stefano Bonaccini in quanto sarà consentito alle Regioni di prendere provvedimenti interni che abbiano valenza sui vari territori provinciali.

Le misure contenute all’interno del nuovo d.l. potrebbero essere le seguenti:

–              Le regioni in zona gialla passeranno in arancione. Questo, riporta Leggo, secondo il Cts dovrebbe consentire di gestire meglio l’attuale frangente. Inoltre, l’ingresso in zona rossa pare sarà più tempestivo e stringente: l’incidenza dei casi, infatti, dovrebbe essere valutato con cadenza settimanale.

–              Quanto alla visita a persone non conviventi pare vi sia stata un’apertura. Nelle zone arancioni sarà possibile recarsi presso abitazioni di amici e parenti ma sempre nel numero massimo di due. Esclusa tale possibilità quando tutto il Paese sarà in zona rossa, ossia durante i tre giorni di Pasqua.

–              La zona rossa scatterà con Rt superiore ad 1,25 e non più 1,5

–              Coprifuoco invariato: dalle 22 alle 5 sarà vietata la circolazione, eccezion fatta per comprovate esigenze

–              Sanzioni pesantissime per chi violerà la zona rossa: multe da 400 a 3mila euro.

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Ancora al vaglio la tanta paventata ipotesi di una decisa stretta sui weekend. La possibilità è che nel corso di tutti i fine settimana venga varato una sorta di lockdown.

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