Protezione Civile, bollettino del 5 maggio: prosegue il calo degli attualmente positivi

La Protezione civile, nella giornata di oggi, martedì 5 maggio, ha diffuso il bollettino in merito ai numeri dell’epidemia da Covid-19 in Italia.

Coronavirus bollettino protezione civile
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Pubblicato il nuovo bollettino relativo all’epidemia da coronavirus nel nostro Paese. Secondo i dati della Protezione Civile, le persone complessivamente risultate positive al virus sono 213.013, ossia 1.075 in più rispetto a ieri. Ancora in calo, come ormai da giorni, gli attualmente positivi: 98.467, con un decremento di 1.513. I pazienti ricoverati in terapia intensiva sono ad oggi 1.427, con una decrescita di 52 rispetto a ieri. Si aggrava con 236 decessi nelle ultime 24 ore, il bilancio delle vittime salito a 29.315. Infine è stato reso noto che i soggetti guariti dal Covid-19 in Italia sono 85.231, cioè a dire 2.352 in più di ieri.

Bollettino Protezione Civile: i numeri del Covid-19 in Italia nella giornata di lunedì 4 maggio

Coronavirus
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Il Dipartimento della Protezione Civile nella giornata di ieri ha diffuso come di consueto il bollettino relativo all’epidemia da Covid-19. I soggetti complessivamente risultati positivi al virus erano 211.938. Scesi gli attualmente positivi che ieri erano 99.980. Nuova decrescita per quanto riguardava anche i pazienti ricoverati in terapia intensiva22 in meno rispetto a domenica che hanno portato il totale a 1.479. Per quanto riguarda i decessi, il bilancio era salito a 29.079. Aumentato anche il numero dei soggetti guariti dal Covid-19 che erano ieri 82.879.

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Bollettino Protezione Civile, l’aggiornamento sui numeri del Covid-19 di domenica 3 maggio

Nella giornata di domenica il Dipartimento della Protezione Civile ha diramato il bollettino relativo all’epidemia da Covid-19. Stando ai dati, i soggetti complessivamente risultati positivi al virus erano 210.717. I soggetti positivi, erano 100.179. Purtroppo si erano registrati 174 decessi che avevano portato il bilancio complessivo a 28.884 vittime. Erano, invece, 81.654 pazienti guariti.

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Fase 2, agitazioni alla stazione di Napoli: 14 positivi al test rapido su 60 passeggeri

All’inizio del lockdown numerose furono le persone che fecero rientro al Sud dal Nord, si registrò un vero e proprio esodo. Una discesa frenetica che fece registrare una diffusione repentina del virus involgendo tutte le regioni del Paese. Il timore che già a partire dal primo giorno di Fase 2, l’Italia potesse subire nuovamente uno spostamento di massa con conseguente veicolazione de virus era alto. Ipotesi che purtroppo parrebbe non distante dalla realtà. Ed infatti, alla barriera della stazione ferroviaria di Napoli è stato posto in osservazione un campione di 60 passeggeri provenienti da Milano. Stando ai test rapidi dell’Asl di Caserta ben 14 persone scese da un frecciarossa potrebbero essere soggetti positivi al Covid-19.

PER APPROFONDIRE LEGGI QUI —> Fase 2, agitazioni alla stazione di Napoli: 14 positivi al test rapido su 60 passeggeri

Primo giorno di Fase 2, interviene il premier Giuseppe Conte

Il premier Giuseppe Conte ha rilasciato un’intervista alla redazione di Affaritaliani.it per commentare il primo giorno di Fase 2, iniziata ieri, lunedì 4 maggio. L’Italia riparte gradualmente con l’obiettivo di ritornare alla normalità il prima possibile, ma senza abbassare la guardia per scongiurare un ritorno dell’epidemia.

Secondo il Presidente del Consiglio, gli italiani, da Nord a Sud, nel primo giorno della nuova fase hanno mantenuto un comportamento responsabile dimostrandosi all’altezza della situazione, ad eccezione di qualche episodio singolo. Inoltre, secondo Conte, gli spostamenti conseguenti alle riaperture si sarebbero svolti senza molti disagi, ma queste circostanze, ha raccomandato il premier, non devono far abbassare la guardia alla popolazione. “La strada -prosegue il primo ministro ad Affaritaliani– è ancora lunga, ma l’Italia riparte. Adesso dobbiamo monitorare gli effetti di questa ripartenza in modo da riaprire quanto prima possibile le restanti attività, sempre mantenendo le condizioni di massima sicurezza“.

PER APPROFONDIRE LEGGI QUI —> Primo giorno di Fase 2, interviene il premier Giuseppe Conte

Gli effetti del caldo sul virus: lo studio dell’Università di Milano

I professori Francesco Ficetola e Diego Rubolini, del dipartimento di Scienze e Politiche Ambientali dell’università Statale di Milano, hanno condotto uno studio chiamato “Climate Affects Global Patterns Of Covid-19 Early Outbreak Dynamics” pubblicato su MedRxiv. I due esperti avrebbero scoperto che il virus si diffonderebbe maggiormente con le basse temperature, il che significa che con il caldo potrebbe conoscere un considerevole freno.

La ricerca è partita raccogliendo i dati sui casi di contagio verificatisi in tutto il mondo che sono stati poi raffrontati con quelli relativi alle temperature nelle varie Nazioni.

PER APPROFONDIRE LEGGI QUI —> Gli effetti del caldo sul virus: lo studio dell’Università di Milano

Ciò ha condotto ad una rilevazione non di poco conto ossia che i casi gravi diminuiscono dove le temperature risultano maggiormente elevate.

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