Protezione Civile, bollettino del 16 giugno: terapie intensive sotto le 200 unità

La Protezione civile, nella giornata di oggi martedì 16 giugno ha diramato il bollettino in merito ai numeri dell’epidemia da Covid-19 in Italia.

Coronavirus
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È stato pubblicato il bollettino della Protezione Civile sull’epidemia da coronavirus in Italia. Stando alla nota, il numero delle persone risultate positive al virus dall’inizio dell’emergenza è salito a 237.500 con un incremento di 210 casi. Prosegue il calo dei soggetti attualmente positivi è 24.569 (-1.340). In calo i ricoveri in terapia intensiva, ad oggi 177, ossia 30 in meno di ieri. Il numero dei guariti è giunto a 178.526 con un incremento di 1.516 unità. Purtroppo si aggrava ancora il bilancio dei decessi con 34 morti nelle ultime 24 ore che portano il totale a 34.405.

Bollettino Protezione Civile: i numeri del Covid-19 in Italia nella giornata di lunedì 15 giugno

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La Protezione Civile nella giornata di eiri ha diffuso il bollettino dell’epidemia da Covid-19 in Italia. Stando a quanto riportava la nota, il numero dei casi positivi era salito a 237.290. I soggetti attualmente positivi risultavano essere 25.909. Sceso anche il numero dei ricoveri nelle terapie intensive che ammontavano a 207. Parallelamente salivano anche le persone guarite dal virus: 177.010 in totale. Purtroppo si aggravava ancora il bilancio dei decessi per un totale dall’inizio dell’epidemia ad oggi di 34.371 vittime.

PER APPROFONDIRE LEGGI QUI —>Protezione Civile, bollettino del 15 giugno: 303 nuovi casi da ieri

Bollettino Protezione Civile: i numeri del Covid-19 in Italia nella giornata di domenica 14 giugno

La Protezione Civile nella giornata di domenica ha comunicato che il numero dei casi positivi in Italia era salito a 236.989. I soggetti attualmente positivi, erano 26.274. In calo anche i pazienti in terapia intensiva che erano 209.ll numero dei guariti era giunto a 176.370. Purtroppo si aggravava ancora il bilancio dei decessi per un totale dall’inizio dell’epidemia di 34.345 vittime.

PER APPROFONDIRE LEGGI QUI —>  Protezione Civile, bollettino del 14 giugno: 1.505 guariti in più da ieri

Paziente ricoverata in ospedale positiva al virus: si teme un nuovo focolaio

Una paziente ricoverata al servizio psichiatrico di diagnosi e cura dell’Asl Toscana centro, alle Oblate, è risultata positiva al coronavirus. La donna, come spiega la redazione de La Nazione, era stata ricoverata in precedenza ai Fraticini per una polmonite da coronavirus, ma era guarita con tanto di conferma del doppio tampone risultato negativo. Nella mattinata di ieri, per essere trasferita in un’altra struttura, i medici hanno effettuato un nuovo tampone. Quest’ultimo, però, ha dato esito positivo cogliendo tutti di sorpresa.

La positività della donna, risultata essere asintomatica, come riferisce La Nazione, potrebbe non essere legata ad un caso di recidività, ma dalla lunga permanenza del virus nelle basse vie respiratorie. Quello che i medici ed il personale dell’ufficio igiene si chiedono e se la donna possa essere ancora contagiosa. Circostanza su cui ancora la scienza non ha fatto del tutto chiarezza.

PER APPROFONDIRE LEGGI QUI —>  Paziente ricoverata in ospedale positiva al virus: si teme un nuovo focolaio

Bergamo, il sindaco Gori respinge le accuse: “Nessuna pressione”

Non ho mai ricevuto pressioni da imprenditori della Val Seriana per evitare l’istituzione di una zona rossa tra Nembro e Alzano Lombardo“. Queste le parole del sindaco Giorgio Gori nel corso del Consiglio Comunale. Si difende così il primo cittadino di Bergamo, respingendo l’addebito mosso dall’opposizione rappresentata dalla Lega.

Nella serata di ieri, lunedì 15 giugno, il Carroccio avrebbe additato il primo cittadino di non aver isolato una delle aree più colpite dal Covid-19, sostanzialmente, per tutelare interessi e rispondere alle pressioni di alcuni imprenditori della zona.

Il sindaco Gori, riporta la redazione di Fanpage, avrebbe rivelato anche un retroscena sino ad ora mai emerso.

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Nasce il progetto Ipercovid: lo studio sull’efficacia delle immunoglobuline iperimmuni

Viene da Napoli il progetto ribattezzato IPERCOVID che si occupa di vagliare l’efficacia curativa delle immunoglobuline iperimmuni contro il Covid-19. Si tratta di uno studio che ha quale fine quello di vagliare l’efficacia del presidio nei pazienti più gravi. L’obiettivo è anche quello di predisporre piani di prevenzione per chi è più a rischio contagio, come ad esempio gli operatori sanitari.

Giunto l’ok dai vari comitati etici, a coordinare lo studio avanguardistico saranno il professor Giuseppe Matarese ed Antonio Leonardi dell’ateneo napoletano, Chiara Schiraldi dell’università Vanvitelli ed infine il dottor Roberto Parella. A gestire il progetto la BioTekNet in persona del dottor Amleto D’Agostino e l’ingegnera Concetta D’Orio.

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Pechino, nuovi casi di contagio: scatta per la seconda volta il lockdown

Nel corso dello scorso weekend, il registrarsi di alcuni contagi (oggi 79) ha messo in allarme le autorità le quali hanno disposto un nuovo lockdown diffuso. Nello specifico, riporta Il Corriere della Sera che ha appreso la notizia a mezzo dei propri inviati sul posto, parti della città sarebbero state militarizzate. Numerosi gli agenti schierati per mantenere l’ordine ed assicurarsi che la popolazione rispetti il “restate a casa”. A venir chiusi anche centri sportivimetroscuole. Le autorità hanno altresì disposto test a tappeto.

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